Verso una generazione senza tabacco: il Belgio stringe la vite sul fumo e sullo svapo

Verso una generazione senza tabacco: il Belgio stringe la vite sul fumo e sullo svapo

Il Belgio ha recentemente compiuto un significativo passo avanti nella lotta contro il fumo e l'uso di nicotina, con una serie di misure legislative adottate dal Parlamento e destinate ad essere attuate gradualmente. Tra queste misure c’è il divieto, validato dalla Commissione Europea nel marzo 2024, della vendita di sigarette elettroniche usa e getta, note anche come “puff”. Questa decisione viene presentata come una risposta giustificata e proporzionata alla sfida del fumo.

Per proteggere i giovani, il Belgio metterà fine alla vendita di prodotti del tabacco nei punti vendita temporanei, come i festival, a partire dal 1° gennaio 2025. Inoltre, a partire da aprile 2025, i negozi di generi alimentari di oltre 400 metri quadrati non essere più autorizzato a vendere tabacco. Questa misura era inizialmente prevista per il 2026 ma è stata anticipata di sei mesi. Tuttavia, il settore alberghiero, i ristoranti e i bar potranno continuare a offrire questi prodotti.

Un'altra parte importante di questa politica è l'invisibilità dei prodotti del tabacco e della nicotina nei punti vendita a partire dal 1° aprile 2025. Questo divieto riguarderà tutti i prodotti del tabacco e i loro accessori, compresi i prodotti a base di piante da fumo e i dispositivi associati allo svapo. Questa misura mira a tutelare i giovani e a denormalizzare il consumo di tabacco e nicotina.

Di fronte alla constatazione che il divieto di vendita di tabacco e sigarette elettroniche ai minori non è rispettato dalla grande maggioranza dei commercianti, il governo belga ha deciso di rafforzare le sanzioni. D'ora in poi i tribunali potranno imporre un divieto temporaneo di vendita da uno a cinque anni ai produttori che hanno promosso i loro prodotti attraverso pubblicità illegale.

Questo rafforzamento delle sanzioni si inserisce in un contesto in cui il mancato rispetto del divieto di vendita ai minori è un problema anche in Francia, con studi recenti che mostrano una situazione simile tra i tabaccai francesi.

Tuttavia, la Cancer Foundation solleva un punto di preoccupazione riguardo al ritardo del Belgio nel sostenere la cessazione del fumo. Nonostante il consenso politico sulla necessità di una politica di sostegno allo svezzamento, permangono differenze sul finanziamento di questa politica, che contrappongono i partiti francofoni a favore dell'uso delle tasse federali contro quelli fiamminghi, che preferiscono uno stanziamento regionale dei fondi. Questa politica di cessazione è considerata tanto più cruciale in quanto il Belgio ha recentemente aumentato la tassazione sui prodotti del tabacco del 25%, segnando un altro passo verso una società meno dipendente dalla nicotina.

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Circa l'autore

Editor-in-chief di Vapoteurs.net, il sito di riferimento per le notizie sullo svapo. Impegnata nel mondo dello svapo dal 2014, lavoro ogni giorno per assicurarmi che tutti i vapers e i fumatori siano informati.