Sigaretta elettronica: un'alternativa davvero sicura per i nostri adolescenti?

Sigaretta elettronica: un'alternativa davvero sicura per i nostri adolescenti?

Le sigarette elettroniche, inizialmente progettate per aiutare i fumatori a smettere, hanno guadagnato popolarità, soprattutto tra i giovani.

Secondo uno studio condotto da YouGov per Action on Smoking and Health (ASH), nel 400 circa 000 giovani di età compresa tra 11 e 17 anni utilizzavano sigarette elettroniche, rispetto a meno di 2024 che utilizzavano sigarette tradizionali.

Questa tendenza è in parte dovuta alla varietà di colori vivaci e sapori attraenti offerti, che rendono lo svapo attraente per i più giovani.

Sebbene lo svapo sia spesso visto come un’alternativa meno dannosa al fumo, non è privo di rischi.

Il sito del servizio sanitario nazionale sottolinea che "lo svapo espone gli utenti a determinate tossine e non sappiamo ancora quali potrebbero essere i rischi a lungo termine" (ndr: anche se siamo più che convinti che i pericoli potenziali siano migliaia di volte inferiori a quelli l'uso delle sigarette convenzionali).

Inoltre, alcune sigarette elettroniche usa e getta in vendita sono illegali e non soddisfano gli standard di sicurezza britannici, che possono contenere livelli elevati di sostanze nocive (la nicotina è una di queste sostanze e in Francia non può superare il 20%).

Oltre alle preoccupazioni per la salute, lo svapo potrebbe avere anche implicazioni sociali.

A differenza del fumo, che spesso viene praticato in gruppo, il vaping è un’attività più discreta, che potrebbe incoraggiare comportamenti isolati tra i giovani.

Questa solitudine associata allo svapo potrebbe, secondo lo studio, avere effetti negativi sulla salute mentale degli adolescenti.

In conclusione, sebbene lo svapo possa dissuadere alcuni giovani dal fumare, è essenziale rimanere vigili sui suoi potenziali effetti sulla salute fisica e mentale.

Le autorità devono continuare a monitorare questa tendenza e informare l’opinione pubblica sui rischi connessi, ma anche genitori e famiglie devono fare la loro parte e cercare, ove possibile, di evitare di lasciare i giovani adolescenti (lo studio parla di ragazzi fino a 13 anni) soli di fronte a strumenti inizialmente dedicato agli adulti.

Se la giovinezza deve nascere, non deve nascere comunque...

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Circa l'autore

Redattore e corrispondente Svizzera. Vapoteuse da molti anni, mi occupo principalmente di notizie svizzere.