CORTE DEI CONTI: Una mancanza di trasparenza tra gli esperti di salute?

CORTE DEI CONTI: Una mancanza di trasparenza tra gli esperti di salute?

La Corte dei conti, in una relazione consultata da Marianne, attacca senza mezzi termini i sistemi recentemente messi in atto volti a una maggiore trasparenza all'interno di cinque organizzazioni di sanità pubblica.

JacquesÈ un selciato nello stagno in cui si dilettano allegramente gli esperti di salute, i professori di medicina in testa, quello che la Corte dei conti ha appena buttato. In un rapporto commissionato dal Senato e sottopostogli questo mercoledì 23 marzo, dal titolo "La prevenzione dei conflitti di interesse in materia di competenza sanitaria", i magistrati di rue Cambon distruggono metodicamente i sistemi recentemente messi in atto per una maggiore trasparenza all'interno di cinque organizzazioni di sanità pubblica. La questione del conflitto di interessi in ambito sanitario, così sensibile per il pubblico, ancor più dopo il caso Mediator, aveva portato all'attuazione di politiche di trasparenza.

La legge del 29 dicembre 2011, meglio conosciuta con il nome di “Legge Bertrand”, dal nome dell'allora Ministro della Salute, era piena di ambizioni e aveva il merito di voler ripulire un mondo afflitto da conflitti. interessi di alcuni esperti sanitari nominati da laboratori farmaceutici. Ciò si basa su tre pilastri, come ricordato dalla Corte dei conti: generalizzazione degli obblighi di dichiarazione degli interessi e loro pubblicazione; trasparenza nel processo decisionale dei comitati di esperti, in particolare registrando i loro dibattiti e pubblicando le relazioni; infine, la trasparenza dei vantaggi concessi dalle aziende agli operatori sanitari, mediante la loro dettagliata pubblicazione su un unico sito.

L'asso! Più di quattro anni dopo, secondo la Corte, nessuno di questi tre punti è soddisfacente.Le dichiarazioni? Il 20% visualizza le anomalie. Nessuna commissione etica controlla la loro veridicità. Il cortetrasparenza dei dibattiti? Lacunare. Vantaggi? È ancora più divertente. Un buco nella legislazione, e la lettura che le organizzazioni hanno di fatto consentono agli esperti di dichiarare solo piccoli regali, inviti a ristoranti o spese di trasporto, gentilmente offerti dai laboratori. Non sono soggetti a tale obbligo di rendicontazione gli accordi remunerati, che possono raggiungere somme molto elevate.

Risultato logico : Mentre l'Alta Autorità incaricata della trasparenza della vita pubblica ha inoltrato alla giustizia un certo numero di fascicoli parlamentari, ad oggi nessun esperto è stato pizzicato, nessuna inchiesta è stata aperta ... tranne casi flagranti o rivelazioni da parte della stampa ...

Fonte : Marianne.net

 

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Circa l'autore

Editor-in-chief di Vapoteurs.net, il sito di riferimento per le notizie sullo svapo. Impegnata nel mondo dello svapo dal 2014, lavoro ogni giorno per assicurarmi che tutti i vapers e i fumatori siano informati.